Guardiamo al futuro
da un posto ricco di storia.
La Mondiale ha dentro di sé un’eredità unica, quella del luogo dove è nata. Siamo a Montebelluna e qui la tradizione calzaturiera è di casa da secoli. Già al tempo della Serenissima, e quindi nel XIV secolo, Montebelluna si distingueva infatti per la produzione di calzature tanto da sottostare alle regole della corporazione dei Calegheri e Zavetteri, cioè calzolai e ciabattini, fino alla caduta della Repubblica di Venezia nel 1797.
La rilevanza di questo distretto è confermata nel 1808, quando vengono censiti già 10 calzolai. A quei tempi le scarpe maggiormente richieste erano le gallozze, cioè calzature per uso contadino e da montagna con una spessa suola di legno e una copertura in cuoio. Naturalmente l’avvento delle prime macchine da cucire fa aumentare la produzione in maniera vertiginosa, lo dimostra un nuovo censimento nel 1873 che fa emergere come tra gli 8000 abitanti ben 55 fossero calzolai.
La Mondiale 1946
Nel 1946 viene fondata La Mondiale portandosi dietro questa esperienza e questa specializzazione. Infatti le sue calzature si dimostrano da subito particolarmente innovative, come nel caso del primo scarpone da sci iniettato, un prodotto così all’avanguardia che viene premiato nel 1968 all’Olimpiade Internazionale dell’Alta Moda in Pelle.
Un riconoscimento tangibile di un modo di lavorare orientato fin dai primi anni alla ricerca e all’eccellenza per cercare di realizzare scarpe belle, ma anche distintive.
Facciamo tutto in famiglia,
ma sempre al meglio
Vendiamo le nostre scarpe in Italia e nel mondo, ma restiamo un’azienda familiare.
Questo significa che quando c’è un problema lo risolviamo velocemente parlando e guardandoci negli occhi senza intermediari, ma vuol dire anche che possiamo avere una flessibilità che ci permette di interpretare le richieste di quei clienti che hanno bisogno di avere dei modelli esclusivi, fatti solo per loro e con dettagli stilistici che non ha nessun altro.
Un trattamento che riusciamo a garantire perché seguiamo interamente ogni fase lavorativa, ma anche perché l’attenzione per le esigenze delle persone non sarà mai inferiore a quella che riserviamo alla realizzazione del prodotto.
